Mimmo Calopresti (Polistena, Reggio Calabria, 1955) cresce a Torino e dopo alcuni Lanni di studio alla Facoltà di Lettere e Filosofia, intraprende quella che lui definisce “l’avventura del cinema”. Tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta lavora a diversi documentari e cortometraggi e, parallelamente, inizia la sua collaborazione con la Rai. Continua la sua carriera all’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico in cui, attualmente, ricopre la carica di Presidente. Il suo esordio cinematografico avviene nel 1995 con “La seconda volta”, inserito nella Sezione Ufficiale del Festival di Cannes. Nel 1998 dirige “La parola amore esiste” che vince il Nastro d’Argento come Miglior Soggetto Originale. Nel 2003 è regista e attore de “La felicità non co sta niente” e nel 2007 de “L’abbuffata”. Nel 2008, alla Mostra del cinema di Venezia, presenta “La fabbrica dei tedeschi”, docufilm che ricostruisce, attraverso le interviste ai testimoni, l’incendio in cui hanno perso la vita sette operai dell’acciaieria ThyssenKrupp. Nel 2009 gira “Perfect Day”, breve documentario sul terremoto che la notte del 6 aprile ha sconvolto L’Aquila e varie città dell’Abruzzo. Parallelamente, debutta in teatro ne “Iliade” multietnica diretta dal regista Prospero Bentivenga.