Roma, quartiere San Basilio. Una donna cerca invano il proprio cane e s’imbatte in una bambina abbandonata in un parco. Asia ha appena due anni, i capelli ricci e una foto spezzata unita ad una lettera nella tasca del giubbotto. Patty la porta con sé nella propria roulotte, dove vive con il marito Walter, anche lui circense. Con l’aiuto di Tairo, un adolescente che abita con la nonna in un camper vicino, Patty si prende cura della bambina, in attesa che qualcuno la venga a riprendere. Il film, in bilico tra finzione e documentario, ci introduce nella quotidianità di una famiglia di giostrai e vive in una sorta di sospensione, in un’attesa fatta di brevi gesti e dialoghi intesi. I registi trattano il tema della discriminazione in modo lieve e rifuggono da stereotipi e luoghi comuni. “La Pivellina” ha vinto il Prix Europa alla Quinzaine des réalisateurs della 62esima edizione del Festival di Cannes e il Premio Lino Micciché alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro.