La penna di Bruzio è un film documentario su Vincenzo Padula, scrittore originario di Acri (CS) vissuto a cavallo dell’Unità d’Italia. La pellicola si snoda in un carteggio immaginario tra un amante di lettere, che vuole saperne di più sulla figura e le opere dello poeta risorgimentale, e lo stesso che risponde con estratti dei suoi scritti.
L’alternanza tra i due interlocutori viene impreziosita da interviste a personalità del panorama letterario e artistico italiano, da Andrea Camilleri, Giulio Ferroni, Carlo Verdone, a Riccardo Iacona.
Il suo pensiero si arricchisce di diritti politici e civili, che hanno fatto le fondamenta di uno Stato moderno. Il Brigantaggio e la Questione Meridionale, se da un lato centrano il periodo storico, dall’altro fungono da volano, grazie al Bruzio (il giornale da lui fondato), verso un’altra sfumatura della poliedricità di Padula: un giornalismo d’inchiesta “amico di tutti e servo di nessuno”