Oltre 60 anni sono passati da quando la Centrale nucleare di Mayak, nella Russia presiberiana, dietro gli Urali, ha iniziato la sua opera di contaminazione massiccia sul territorio.
Tre incidenti catastrofici si sono succeduti dal 1949 al 1967, senza che nessuno ne fosse a conoscenza.
Gli ignari abitanti sono stati studiati per decenni ed usati come cavie da laboratorio, allo scopo di ottenere dati sull’irraggiamento radioattivo. Oltre 40 anni passarono prima che l’allora governo sovietico rendesse pubblico parte dell’accaduto.
Ed oggi i segni dell’accaduto sono evidenti. Se vogliamo capire Chernobyl e conoscere il futuro di Fukushima, dobbiamo prima scoprire i segreti di Mayak.