In una società utopica e rarefatta, dove vivono “gli uomini più felici della terra” e dove un’autorità invisibile ha uniformato le vite e i costumi di tutti, Xenia si rende conto che forse esiste un senso, un ordine delle cose che rimanda ad una potenza più alta, imperscrutabile. I suoi dubbi, però, non trovano risposta tra i suoi coetanei, se non, in parte, nel fratello, che conserva e legge dei vecchi quotidiani, memoria di un passato bandito perché portatore di sofferenze ed episodi di violenza. Un giorno un uomo le fa scoprire ‘”l’Isola”: luogo che Xenia ha già visitato nei suoi sogni, dove una vecchia, superstite di un tempo nel quale esisteva ancora la parola ‘compassione’, le rivela la chiave per comprendere il proprio destino. La chiave, non solo metaforica, aprirà a Xenia un universo di consapevolezza, dove il passato segna il passo ad un futuro che non sarebbe possibile senza la memoria di ciò che è stato.